18 Dec 2014

Goulash in pentola a pressione

Tutti elogiano la pentola pressione perché riduce i tempi di cottura, ma per me il vero vantaggio è un altro: una volta chiusa non resta che aspettare e rilassarsi mentre la cena si prepara da sola!

Uso la pentola a pressione da un paio di mesi. Ci preparo la verdura al vapore, le zuppe, le minestre, gli spezzatini e mi trovo benissimo, salvo piccoli contrattempi come quando pensavo di fare uno spezzatino e invece è venuta fuori un'ottima minestra di maiale. Il prossimo passo sarà imparare a farci il roast-beef.

Ecco come faccio il goulash.

Ingredienti: 500 g di manzo a pezzetti, 2 cipolle, 3-4 patate, 1 peperone, passata di pomodoro, un cucchiaio abbondante di paprica, un pizzico di cumino, sale, pepe, olio, dado vegetale.

Nella pentola a pressione, far imbiondire la cipolla con un filo d'olio. Nel frattempo impanare la carne con la farina. Aggiungere la carne e far rosolare a fuoco alto per qualche minuto, mescolando di continuo perché tende ad attaccarsi.

Aggiungere paprica + cumino + mezzo dado vegetale + sale e pepe + circa 250 ml di acqua.

Chiudere la pentola a pressione e cuocere per 25 minuti dal fischio.

Nel frattempo, tagliare le patate e il peperone a pezzetti.
Aprila la pentola a pressione, aggiungere le verdure e richiudere.
Cuocere ancora per 10 minuti dal fischio.

Se è troppo liquido, asciugare un po' lasciando cuocere senza coperchio.


26 Nov 2014

Sinfonia di zuppe

Le prime due settimane a Monaco avevamo una cucina piccolissima, solo due piastre, una pentola e una padella.

Zuppa di lenticchie con carne

Eppure siamo sopravvissuti egregiamente a suon di zuppe e insalatone.

http://lacucinasenzalatte.blogspot.de/2014/11/un-maiale-col-fischio.html
 
Di solito una pentola è sufficiente.

Adesso ci siamo trasferiti in un posto più grande, ma di zuppe ne facciamo ancora.

Zuppa di legumi.


Farro e lenticchie.


Vellutata di zucca.

http://lacucinasenzalatte.blogspot.de/2014/11/una-zucca-per-tutte.html


Zuppa di lenticchie

Ingredienti:
250 g lenticchie, 50 g riso integrale, 1-2 patate, 1 carota, 1-2 pomodori, una mela, sale, pepe, un cucchiaio di paprica, un pizzico di cumino.

Opzionale: würstel o carne da minestra o pancetta.

Lavare bene le lenticchie e il riso. Fare un soffritto di cipolla, aggiungere il riso e le lenticchie e lasciar insaporire per qualche minuto.

Aggiungere patate + carota + pomodori + mela (sbucciata e a pezzetti, serve a togliere l'acido e alla fine non si sente) + spezie + carne a scelta (opzionale) + abbondante acqua (io mi regolo così: deve coprire tutto di 4-5 cm).

Cuocere a fuoco lento per 40-50 minuti. Oppure in pentola a pressione per circa 35 dal fischio.

Il sale e la quantità d'acqua si possono aggiustare durante la cottura.

Se volete rompere le patate, fatelo a cottura ultimata, questo evita che la zuppa si attacchi.

19 Nov 2014

Prima pizza con l'impastatrice #senzafiltri


Ho seguito una ricetta di profumo di lievito ma ho già capito di aver fatto vari errorini, dovuti soprattutto al tipo di farina: non era abbastanza forte e quindi non ha assorbito sufficientemente l'acqua. In più, la ricetta era per una pizza bianca, ma io non ho resistito e ho improvvisato un po'.

18 Nov 2014

Torta di mele

Finalmente una torta che resta morbida e cremosa anche senza usare le uova o il latte. Merito delle mele!

È una classicissima torta di mele, di quelle con tanta mela e poco impasto. L'impasto è morbido e le mele contengono molta acqua. Risultato: anche se cuoce per un'ora a 180°, dentro resta bella cremosa.

Sto pensando che con qualche aggiustamento si potrebbe usare addirittura come crema per farcire una crostata. Proverò.
  
Questa è la prima che ho fatto.





E questa la seconda. Siccome ho solo una tortiera piccola da 15cm ho dovuto cuocerla in due tornate.



Ingredienti:
200g farina, 200g zucchero, 100g olio di semi, 200ml latte di avena, 700g mele, 1 pizzico abbondante di sale, un limone succo e scorza, una bustina di lievito per dolci (16g), vaniglia naturale, un cucchiaino raso di cannella in polvere.

Tagliare le mele a quarti e poi a fettine, mettere in una ciotola e cospargerle col succo di limone perché non anneriscano.

Per l'impasto:
Zucchero + latte + olio. Mescolare.
Aggiungere farina + sale + lievito + buccia di limone + vaniglia.
L'impasto deve essere morbido ma non liquido.

Aggiungere le mele e mescolare.
Cuocere in una tortiera abbastanza grande, non deve essere più alto di 3-4 cm.
Prima di infornare, spolverare con zucchero + cannella.

180°, 50-60 minuti, controllare la cottura con uno stuzzicadenti.

Ispirata dalla torta rustica di mele di giallozafferano.


16 Nov 2014

Uno due tre Schnitzel!


Ecco come impanare la cotoletta senza uova:

Prima si passa in una pastella di farina e acqua (o birra!) e un po' di lievito per dolci, come questa che avevo usato per friggere i fiori di acacia. Si sgocciola bene e poi si passa nel pane grattugiato.

14 Nov 2014

Una zucca per tutte

C'è un solo segreto per fare una buona vellutata di zucca: beccare una zucca buona. Come questa.


Come trovarne una di buona, invece, resta un mistero.

Con una buona zucca si possono fare mille cose e verranno tutte benissimo: zucca al forno, insalata di zucca, pasta alla zucca, gnocchi di zucca, vellutata di zucca ecc.

Io ho fatto questa


E questa


Spezie e erbe aromatiche che stanno bene con la zucca: salvia, origano, zenzero, cumino, peperoncino (non tutte insieme eh).



Vellutata di zucca:

In una pentola, faccio un soffritto di cipolla rossa e carota. Poi aggiungo la zucca a pezzettoni, un po' di sale e pepe, e spezie a piacere. Questa volta ho messo solo un pezzetto di peperoncino e un angolino di dado vegetale. Si copre di acqua e  si lascia bollire finché non è bella morbida. Io ho usato la pentola a pressione per circa 20 minuti dal fischio. Poi si passa tutto col passaverdure o con un frullatore a immersione.

Accompagno con crostini di pane all'origano.

Sugo alla zucca:

In una padella, faccio un soffritto di cipolla rossa e poi aggiungo la zucca a pezzetti abbastanza piccoli. Lascio insaporire per qualche minuto aggiungendo anche sale, pepe e poco peperoncino. Poi aggiungo un mestolo di acqua e lascio andare a fuoco medio per 10-15 minuti. Un po' di origano a fine cottura e voilà.

In alternativa all'origano, si può fare col cumino, che esalta la parte più dolce della zucca.

3 Nov 2014

Un maiale col fischio

Nel frattempo ci siamo trasferiti a Monaco. Resteremo qui fino alla fine dell'anno. E sì, mi sento una trottola.


Always on the move!


Ma più così: 


Spostarsi di continuo è pesante, sempre a fare e disfare le valigie. Però Monaco è bellissima, in questi giorni di sole è stata uno spettacolo.

Questo per dire è il parco dove andiamo a correre. Mica male.


Tornare a Helsinki a gennaio sarà una tragedia! Ma ci consoleremo andando a fare la sauna in posti così:


Sembra un posto incredibile e invece eccomi qua:


Comunque, novità: ho comprato una pentola a pressione e sto sperimentando.


Stasera volevo fare uno spezzatino di maiale e invece è venuta una minestra in brodo con le verdure, in stile giapponese. Buonissima!



In effetti mi ricorda quelle che prepara Michiru il mio amico giapponese.

Ingredienti:
400 gr di carne magra di maiale; 5 grossi funghi; 2 cipolle; 5-6 pomodorini, paprica, cumino e origano.

Ho tagliato il maiale a pezzetti piccoli (2-3 cm) e l'ho rosolato nella pentola a pressione con un filo d'olio per 2-3 minuti. Ho aggiunto sale e pepe e l'ho lasciando andare ancora per qualche minuto.

Poi ho aggiunto la verdura tagliata in pezzi grossi, un bel cucchiaio di paprica un po' piccante, la punta di un cucchiaino di cumino, un pizzico di origano (quello raccolto da mio papà), ancora un po' di sale e 600 ml di acqua.

Ho chiuso la pentola a pressione e lasciato cuocere per 20 minuti dal fischio.

Alla fine ho aggiunto del riso bollito e dei cavoletti di bruxelles cotti al vapore.

18 Oct 2014

La quinoa

Novità, ci piace la quinoa. La usiamo in modo simile al cuscus, qui per esempio l'avevamo condita con funghi, verdure e qualche wurstel. 


Il mio modo preferito di prepararla, però, è con filetti di pesce (in Finlandia si usa tanto il coregone) cotti in padella con verdure varie e latte di cocco. In questo caso, c'è una spezia d'eccezione: lo zenzero.


Uso quello secco (in polvere o da grattugiare) oppure quello fresco grattugiato, che ha un sapore molto più forte.

Se il condimento è molto liquido, come quando c'è il latte di cocco, la servo in una tazza da zuppa. Lascio interi i filetti di pesce e li metto per ultimi, sopra alla quinoa.

La quinoa va lavata bene prima di cuocerla, per togliere l'odore di semi. Infatti, non si tratta esattamente di un cereale, ma del seme di una pianta più simile agli spinaci che al grano, coltivata tipicamente sugli altopiani delle Ande.


I semi di quinoa hanno un contenuto di amido simile a quello dei cereali, e infatti se ne fa anche una farina. Però, rispetto ai cereali, questi semi non contengono glutine e hanno un maggiore contenuto proteico.

C'è di tanti colori diversi, che meraviglia! Peccato che 
commercializzino solo quella bianca (o gialla), 
quella rossa e quella nera.

Cuoce in circa 15 minuti. Va bollita in tanta acqua leggermente salata, sempre per eliminare l'odore di becchime. Volendo si può anche sciacquarla di nuovo dopo averla cotta. Durante la cottura assorbe molta acqua, ma rimane lo stesso un po' croccante e quindi la trovo una pietanza fresca, dissetante e facile da digerire.

20 Sept 2014

Il crumble alle mele

L'apple crumble è un dolce inglese facilissimo da preparare anche senza latte e senza uova. E' a metà tra un dolce al cucchiaio e uno a fetta. Ha una base di mele, che resta molto morbida, e sopra una crosta di pasta frolla sbriciolata. A me piace caldo e accompagnato da una pallina di gelato alla vaniglia!


E' importante che le mele siano buone anche quando cotte, quindi meglio evitare quelle troppo farinose.  Comunque, questa è la stagione giusta per trovarne di belle croccanti.


Il gelato, ovviamente, è senza latte. Questa volta abbiamo preso quello di tofu! Ma ci piace molto anche quello a base di latte di riso.


Ingredienti
Per la base: 500 g di mele; un cucchiaio di farina bianca; 50 g di zucchero di canna non raffinato; un pizzico di cannella.
Per la crosta: 300 g di farina 00; 175 g di zucchero di canna non raffinato; 125 g di olio di oliva non extravergine; vaniglia; un pizzico di sale.

Tagliare le mele a cubetti di 1,5 - 2 cm e mescolarle in una ciotola con lo zucchero, la farina e la cannella. Poi disporle in una teglia di terracotta abbastanza grande: le mele devono formare uno strato omogeneo, ma senza sovrapporsi troppo. Volendo si possono aggiungere dei pinoli.

Per il crumble, mescolare insieme gli ingredienti secchi e poi aggiungere l'olio a filo mescolando con una forchetta. Quando l'impasto comincia a diventare grumoso, distribuitelo sopra alle mele. La frolla resta abbastanza secca, non deve venire fuori una palla di pasta.

Infornare a 180˚ per circa 40 minuti o fino a che la frolla comincia a dorare e le mele fanno le bolle.

Buon appetito!

4 Sept 2014

La torta alle noci di Francesca, senza latte, uova e glutine!

Sempre a proposito dei sapori di quest'estate, di recente ho provato a rifare questa torta che abbiamo mangiato durante le vacanze in Umbria. Come prima tappa, siamo stati a Orvieto per 5 giorni a casa di Francesca, in una bellissima stanza in affitto trovata su AirBnB. 
Sapendo che Francesca ci avrebbe preparato la colazione, l'ho informata delle allergie di Giancarlo. Le avevo assicurato che ce la saremmo cavata con fette biscottate e marmellata, e invece lei è stata gentilissima e ci ha fatto trovare di tutto: frutta, latte di soia, cereali, fette biscottate, biscotti, marmellate e persino questa torta fatta in casa! Essendo celiaca, Francesca capisce bene i problemi delle allergie, ha colto al volo la sfida e ha preparato una torta senza latte, uova e glutine! Detta così sembra un'impresa folle, ma di fatto la torta è buonissima. Viene fuori una ciambella soffice e non secca, anzi, bella succosa grazie alle banane e al succo di limone.

Copio e incollo la ricetta così come me l'ha mandata lei. Grazie ancora Francesca, sei stata fantastica!

INGREDIENTI: 
180 gr di farina per dolci (mix per dolci biaglut), 100 gr di zucchero di canna, 50 gr di zucchero raffinato, 6 cucchiai di olio di semi, 250 ml di acqua, 1 cucchiaino di bicarbonato, 1 cucchiaino di aceto bianco (reagisce con il bicarbonato nel processo di lievitazione e non lascia alcun aroma a cottura ultimata), 1 bustina di vanillina, 1 pizzico di sale, 2 banane, ½ limone (succo), 10-15 noci (a vostro piacimento).

MODALITA’ DI PREPARAZIONE: 
In una ciotola aggiungere la farina ed il bicarbonato setacciati, quindi aggiungere lo zucchero, il sale e la vaniglina. Mescolare. Aggiungere i cucchiai di olio, aceto ed infine acqua. In un’altra ciotola schiacciare le banane, quindi aggiungere le noci precedentemente sbucciate e tritate ed infine il succo di mezzo limone. Mescolare. Aggiungere il tutto al composto precedentemente ottenuto e mescolare insieme. Oliare uno stampo da ciambelline od una tortiera a vostro piacimento. Infornare per 35 minuti in forno a 180 gradi. 

L'originale fatta da Francesca!

21 Aug 2014

Col sugo ai frutti di mare è come essere ancora in vacanza!!!

Ciao a tutti! Allora come sono andate le vacanze? Io sono ancora in Italia, ma da qualche giorno mi sono ufficialmente rimessa al lavoro. Sono stata due settimane e mezza in viaggio tra Orvieto, Roma, Pescara e Split in Croazia. Vacanze splendide, mai un giorno di pioggia.
Tra una cosa e l'altra, quest'estate sono stata tanto tempo in Italia (più di due mesi!), ma sono riuscita a lavorare con continuità, complice soprattutto la pioggia. Qui a Vicenza è piovuto quasi ogni giorno, ma io guardo ai lati positivi: con meno distrazioni, quest'estate è stata rilassante e allo stesso tempo produttiva!

La settimana prossima riparto per Helsinki e ricomincia la vita normale, ma ho intenzione di andare avanti ancora un bel po' coi piatti che sto amando tantissimo quest'estate. Uno tra tutti: il sugo ai frutti di mare!

Il modo più semplice per prepararlo è usare un preparato misto di pesce per sugo o risotto. Ce ne sono sia di freschi che di surgelati, ma ho scoperto che spesso anche quelli che troviamo al banco del pesce sono surgelati, e quindi mi domando se ci sia una vera differenza. Certo, al mare al mercato del pesce sei sicura di trovare pesce fresco, ma una volta tornati in città che si fa?
Per quanto riguarda l'allergia, di solito questi prodotti sono sicuri e non contengono né latte né uova, però bisogna fare attenzione agli ingredienti. In particolare, la pasta di granchio, usata ad esempio per nei bastoncini di pesce, contiene spesso dell'albume.

Esempi di bastoncini di pesce a base di pasta di granchio:


Dunque, meglio scegliere un preparato misto semplice, che generalmente contiene cozze e vongole ancora col guscio, gamberi e calamari. Volendo fare una cosa ancora più lussuriosa si può aggiungere qualche scampo o addirittura mezzo astice!

Secondo me il segreto di questo sugo è cuocere poco il pesce, altrimenti diventa gommoso. Per questo motivo io preparo il pesce separatamente e poi lo aggiungo al sugo a cottura quasi ultimata. Prima passo il pesce in padella con un filo d'olio, uno spicchio d'aglio e sale. Se il pesce è ancora completamente surgelato, metto il coperchio e faccio andare qualche minuto a fuoco basso; se invece è già scongelato (o fresco) salto questo passaggio. Quando inizia a bollire, tolgo il coperchio e sfumo con del vino bianco, faccio andare per due-tre minuti a fuoco medio, rimetto il coperchio e spengo tutto. Mi raccomando, cozze e vongole a guscio devono aprirsi!

Poi, in un'altra padella, preparo il sugo spadellando dei pomodorini con un filo d'olio, un'acciuga e un altro spicchio d'aglio. Dopo qualche minuto aggiungo un cucchiaio di passata di pomodoro e l'acqua del pesce (filtrandola se ci sono dei residui di sabbia). A volte aggiungo anche una bustina di zafferano. Quando il sugo inizia ad addensarsi, aggiungo il pesce già cotto, lascio andare per un altro minuto e poi spengo. Aggiusto di sale, spolverata di prezzemolo e via.

Se il sugo risulta molto liquido, scolo la pasta un minuto in anticipo e finisco la cottura nella padella assieme al sugo.

Oltre a condirci la pasta, uso questo sugo anche con le friselle. In questo caso, tengo il sugo più liquido e lo uso per bagnare le friselle, aggiungendo anche un po' d'acqua se serve e tenendo da parte circa metà del pesce. Poi copro le friselle con pomodorini freschi e insalata mista, e sopra ci metto il pesce rimasto. Ci siamo fatti questo piatto a Pescara sulla terrazza del nostro agriturismo. Dopo una giornata di viaggio e un aperitivo sul lungomare era la cena perfetta!

Un'ultima chicca: per arrotondare il sapore del sugo si può aggiungere mezzo cucchiaino di zucchero oppure, rullo di tamburi, un cucchiaino di pesto di anacardi! Ci sta benissimo!



 Sembra burro e invece è pesto di anacardi!

17 Jul 2014

Mangiare al ristorante senza latte e senza uova

In Finlandia abbiamo trovato una sensibilità e un'attenzione per le allergie alimentari davvero sorprendente. Persino le mense universitarie hanno quasi sempre un'opzione di questo tipo, che varia dal chili con carne (che abbiamo mangiato proprio uno dei primissimi giorni), a vari condimenti con carne, tofu o verdure da accompagnare al riso, fino anche a pesce o crocchette di verdure e rape. Quando non c'è un piatto adatto, resta la possibilità di mangiare la verdura cruda, il riso bianco e le patate bollite. D'accordo, questi piatti non sono proprio invitanti, non solo dal nome, ma spesso purtroppo anche alla vista, ma mi sembra comunque un bel passo in avanti che le persone con allergie serie come queste possano mangiare in mensa senza grossi problemi. Basta coi soliti panini di pane in cassetta e prosciutto crudo! In generale i finlandesi sono attenti a questi problemi, le corsie delle mense sono fatte in modo tale che i vari piatti non si contaminano tra di loro, e anche i clienti stanno attenti a non mescolare le varie posate del self service.

A quanto pare, in Finlandia le allergie alimentari sono molto diffuse: le mense riportano indicazioni dei piatti che contengono lattosio, aglio e sedano - quest'ultima con mia grande sorpresa! Alcuni studi fatti in Carelia, tra la Finlandia del sud e la Russia, mostrano che le allergie sono significativamente più diffuse nella Carelia Finladese che in quella Russa, nonostante le abitudini alimentari siano molto simili. Non voglio discutere questi dati, non ho la competenza e non è rilevante per questo post, però trovo che i legami tra la diagnosi delle allergie e i vari aspetti sociali, politici e culturali di un territorio siano molto interessanti.

Passando dalle mense ai ristoranti, la situazione è addirittura meglio! In Finlandia abbiamo mangiato in vari ristoranti dove ci sono stati serviti piatti anche complicati, senza latte né uova. In Italia, quando mangiamo al ristorante, siamo spesso indirizzati verso i piatti dalla preparazione più semplice. Carne o pesce alla griglia sono sicuramente le cose che ordiniamo più spesso, ma anche primi piatti semplici come le nostre amate orecchiette al pomodoro fresco e basilico o gli spaghetti alle vongole - tranne a Pompei dove abbiamo preso gli spaghetti e abbiamo finito la serata all'ospedale di Castellammare di Stabia, un'avventura a tratti allucinante, a tratti grottesca, ma a tratti anche molto umana. I camerieri italiani, e i cuochi per voce loro, ci propongono quei piatti in cui è più facile tenere sotto controllo la preparazione. E va benissimo così, meglio mangiare la solita bistecca che finire al pronto soccorso. In Finlandia, invece, cuochi e camerieri ci hanno proposto e servito piatti complessi, con salse, panature e contorni vari. I cuochi sembrano essere molto consapevoli di che cosa contengono i piatti che preparano e gli ingredienti che utilizzano, e forse sono tenuti ad esserlo. Una volta si sono quasi offesi perché abbiamo chiesto esplicitamente se il pane grattuggiato usato per impanare il pesce fosse senza latte!

Detto questo, anche in Finlandia non si è mai completamente sicuri, e qualche volta dei piatti che in teoria dovevano essere a posto hanno dato dei sintomi allergici. Quindi è sempre meglio chiedere due volte ed essere i più chiari possibile sulla serietà dell'allergia. La nostra prassi, in Italia come all'estero, è di chiedere a cuochi e camerieri se c'è qualcosa che una persona con queste allergie può mangiare, se c'è un piatto o dei piatti che ci possono "assicurare" in questo senso. Ci è capitato, ma raramente, che ci dicano di no, e allora si cambia locale.

 Un ristorante finlandese il cui design è stato 
curato da Fyra

 Questo è a Helsinki con vista sul mare, perfetto per una sera d'estate

30 May 2014

Le paste al pesto

La pasta al pesto è un irrinunciabile classico estivo. Il pesto per eccellenza, quello alla genovese, si fa con il formaggio (di solito pecorino e/o grana). Naturalmente si può preparare un pesto al basilico senza formaggio, il risultato è diverso da quello genovese, ma non per questo meno buono! Oggi però volevo parlarvi di altri tipi di pesto che sto riscoprendo in questo periodo. In particolare, ne ho provati due che si possono tranquillamente fare senza formaggio: il pesto di asparagi e quello di avocado. In entrambi, sorpresa, ci va anche il basilico!

Il pesto di asparagi è sicuramente il mio preferito tra i due, è leggero e profumatissimo. Quello di avocado, invece, ha un sapore più soft, e va benissimo come base di condimento se vogliamo aggiungere altri ingredienti più sfiziosi.

Pesto di asparagi
Ingredienti (pesto per 2/3 persone): un mazzo di asparagi verdi; 3 cucchiai di pinoli o anacardi, 5-6 foglie di basilico, olio, aglio, sale, pepe.

Tagliate gli asparagi a pezzetti e fate appassire in padella con un filo d'olio, sale e uno spicchio d'aglio. Aggiungete qualche cucchiaio d'acqua se serve. Una vota cotti, tenete da parte le punte e mettete il resto nel frullatore assieme al basilico, i pinoli (o anacardi), un pizzico di sale e pepe, e 2-3 cucchiai di olio. Potete frullare fino a ottenere una crema liscia o fermarvi prima per avere una consistenza più grumosa. Aggiungete qualche cucchiaio d'acqua per ammorbidire.

Usate il pesto per condire la pasta e mettete anche le punte degli asparagi sui piatti prima di servire.

Ne viene fuori parecchio, così la pasta viene ben condita! Di solito, quando usiamo il pesto alla genovese, ne basta un cucchiaio per condire un piatto di pasta. Con questo pesto invece, ce ne vuole di più, perché il sapore è più delicato: è fatto prevalentemente da asparagi, ed è molto meno olioso di quello classico al basilico.




Pesto di avocado
Ingredienti (pesto per 2-3 persone): Mezzo avocado maturo, 3 cucchiai di pinoli o anacardi, 5-6 foglie di basilico, sale, 3 cucchiai di olio.

Frullate assieme tutti gli ingredienti fino a ottenere una crema liscia. Aggiustate il sale.

Questo pesto viene morbidissimo, sembra burro! Ha un delicato sapore di basilico (l'avocado quasi non si sente) e quindi lo si può usare come base per condire la pasta, aggiungendo poi anche qualche altro ingrediente. Per esempio si possono aggiungere pomodorini freschi, pomodori secchi, asparagi, broccolo romanesco, funghi, ecc. Io l'ho fatta con pomodorini freschi e asparagi.